10 nov 2012

LUCCA COMICS & GAMES 2012 - EPILOGUE

Un altro Lucca Comics è finito ed è stata, per me, un'edizione degna di riflessione.
Questo è il quinto anno che partecipo, ho vissuto la fiera ogni volta in un modo differente: c'è stato il Lucca Comics della "prima volta" dove compri e fotografi tutto quello che ti capita a tiro; poi quello del "so come muovermi" in cui sei più selettivo, rifletti, cerchi e fai gli affari migliori; poi quello della Self Area con l'emozione, il compiacimento e la fatica di essere uno standista. 
Non credevo che sarei riuscita a sperimentare una fiera ancora diversa e invece quest'anno ho avuto un'esperienza tutta nuova, con un nuovo approccio e nuove sensazioni: il Lucca Comics degli "Incontri" e degli "Eventi".
Le scorse volte mi ero limitata semplicemente a visitare la meravigliose mostre allestite ogni anno, ma questa volta ho voluto fare un passo in più, scaricandomi il programma e scegliendo le conferenze a cui partecipare. Purtroppo non mi è stato possibile vedere tutte quelle che avrei voluto, perchè alcune si accavallavano o erano difficili da raggiungere in tempo, ma devo dire che quelle a cui ho potuto assistere mi sono state di grande aiuto ed ispirazione.
Pubblico qui di seguito i titoli  e gli estartti dei convegni che ho seguito, con anche un'immagine ed un riassunto dei miei appunti personali. Spero possano esservi utili.

Giovedì 1 novembre – ore 14.00
Dall’Higgs in giù, spieghiamolo a fumetti

La (probabile) conferma dell’esistenza del bosone di Higgs non è solo una delle più grandi imprese scientifiche di tutti i tempi ma anche un evento mediatico forse senza precedenti, che ha messo il grande pubblico davanti a un fatto scientifico di alto profilo e difficile da divulgare. E così abbiamo scoperto che uno dei migliori articoli sull’argomento è del 2011. Ed è un fumetto. Lo Sheldon che è in noi gongola soddisfatto... lui l’ha sempre saputo che per spiegare le cose come i comics non c’è niente.
Partecipanti: Francesca Riccioni (editor scientifica, sceneggiatrice), Gianluigi Filippelli (fisico, Osservatorio Astronomico di Brera, LoSpazioBianco.it, esperto Disney), Luigi F. Bona (direttore del museo WOW – Spazio fumetto di Milano). Modera: Andrea Plazzi.
Dal dibattito incentrato sulle finalità didattiche del fumetto, dal quale si è evinto che i comics sembrano essere il mezzo migliore per comunicare con chiunque, persone di ogni tipo di estrazione e cultura, fanno della spiegazione un momento piacevole e quindi più efficace.
Non è una tendenza solo attuale, ma che nasce già negli anni '50-'60: periodo in cui si affermano numerosi fumetti (vedi "Adventures inside the Atom") e  supereroi (vedi Capitan Atom, Dr. Solar, Atom) legati alla fisica atomica. Alcuni di questi fumetti avevano all'interno delle schede divulgative molto precise dal punto di vista scientifico ed allo stesso tempo divertenti. Anche riviste italiane come ad esempio il "Corriere dei Piccoli" aveva al suo interno dei fascicoletti di questo genere, che i bambini potevano collezionare ed usare ad esempio per le ricerche scolastiche.
Le motivazione di questo voler divulgare la scienza a tutti i costi non è un'operazione di marketing, bensì ha una profonda implicazione a livello sociale: perchè è molto utile comunicare e divulgare più argomenti possibili in modo chiaro e semplice per avere una popolazione che, se chiamata per esempio a votare ad un referendum scientifico (come era stato ad esempio quello sul nucleare, o quello sulle cellule staminali), risulta essere bene informata (vedi anche il lavoro di Luca Novelli).
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Giovedì 1 novembre – ore 16.00
Lavorare col Fumetto - Strano ma vero - Bizzarrie Imprenditoriali
Un gruppo multiludico indipendente? Lo strano caso di GZ Editori. Ma che cos’è Faldarin Games?
Partecipa: Andrea Grilli. Modera: Andrea Plazzi.
GZ Editori, Faldarin Games e Double Shot costituiscono un gruppo multiludico indipendente, cioè è un gruppo di persone che lavorano per raccontare un argomento attraverso: testi, immagini ed elementi ludici, perchè questi se presi singolarmente non sono così efficaci. Lo staff si propone di tradurre un'idea in diverse modalità:
  1. concetto
  2. brainstorming
  3. declinazione del concetto in vari ambiti
Questo concetto di integrazione di un argomento e dei relativi crossover è molto simile a quello dello "storytelling" americano, che si propone di narrare una storia in pieno ed in più modi possibili (es. dei comics che diventano anche libri, film, gadgets, games, etc).
Avere più "marchi" ben distinti e molto settoriali è un vantaggio notevole, perchè se un prodotto non va bene per uno lo si fa slittare sull'altro ed anche perchè con l'attuale mercato così confusionario è bene essere riconoscibili.
Le figure professionali oggi impiegate all'interno di questo gruppo sono: un redattore, giornalisti, autori e traduttori forniti dalle agenzie, autori che si proprongono personalmente, editor online.
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Giovedì 1 novembre – ore 18.00
COMICS TALKS VII - Sessione 1 - Fumetto mixed media
Le tecniche miste nel fumetto, tra disegno, fotografia e manipolazione digitale. L’ingrediente principale del fumetto è il disegno. Ma non è il solo: dalla fotografia al collage, le tecniche miste appartengono alla storia della Nona arte sin dalle sperimentazioni degli anni ’60/70. E con l’avvento del digitale, questi sconfinamenti sembrano vivere una nuovo boom, tanto nella produzione popolare quanto in quella d’autore. Fascinazione tecnologica, ricerca dell’effetto, o inevitabile destino: il fumetto del futuro sarà sempre più mixed media?
Partecipano: Ausonia (ABC, Interni), Gabriele Brombin (The sand sea and the plateau of mirrors), Riccardo Cecchetti (Adriano Olivetti), Gianluca Costantini (Cena con Gramsci). Moderatore: Matteo Stefanelli (ricercatore, fumettologicamente.wordpress.com).
(immagine di repertorio photoshoppata per non lasciare un vuoto, perchè io stupidamente non ho fatto nemmeno una foto =_=)
Questo incontro è stato a dir poco folgorante per me! Da tempo faccio uso del mixed media in digitale per i miei lavori e quindi sono stata subito attratta dal tema della discussione, ma il fatto di sentire le motivazioni di quattro persone così diverse per stile, età e provenienza artistica l'ho trovata una cosa utile e di grande ispirazione per i miei futuri lavori.
A grandi linee gli autori presenti hanno illustrato il proprio metodo per poi lasciarsi andare sulle implicazioni poetico-filosofiche che stanno dietro ad una scelta di questo genere. Mi aspettavo semplicemente un incontro tecnico, perchè la molti degli artisti che adottano questo sistema  lo fanno semplicemente per comodità o per una reale incapacità nell'uso dei media tradizionale. Dalle parole di queste persone invece sono emerse motivazioni degne di una corrente artistica del primo novecento.
La discussione comincia con un piccolo excursus esplicativo della metodologia, delle sue origini della sua evoluzione da quelle scelte stilistiche che hanno inizio intorno al 1912 con i collages Cubisti. Sono gli anni '80, in America, e persone come George Pratt, Dave McKean e Bill Sienkiewicz creano opere caratterizzate dalla commistione di varie tecniche quali disegno tradizionale, fotografia, collage e scultura. Sono tavole molto variegate e materiche, all'inizio sono considerate un problema, perchè difficili da fotografare/acquisire per venire poi stampate, ma con l'avvento della grafica computerizza l'inconveniente scompare e si apre un nuovo mondo di possibilità.
Gianluca Costantini espone il suo processo: parte da una base fotografica (immagini proprie o prese dal web), vi si fa un lavoro di elaborazione e/o montaggio, stampa l'elaborato e vi si lavora sopra con mezzi tradizionali, dopodichè fa una scansione dell'opera completa e la impagina a computer insieme alle altre per creare la tavola finale. In pratica ogni A4 è una vignetta, che diviene anche un'opera d'arte unica ed originale che può essere esposta e venduta.
Ausonia invece ha un approccio più digitale e fotografico e dà molta più importanza al prodotto su supporto video, piuttosto che stampato. Secondo lui concettualmente non v'è alcuna differenza tra un prodotto composto totalmente a computer, con programmi di grafica e pittura digitale, ed uno tradizionale, il distinguo sta solo nel mercato, nella vendita dell'originale; mentre il valore ideale  del fumetto sta nel prodotto finito stampato. Il mixed media non dovrebbe essere un modo obbligatorio di agire, non è semplicemente una tecnica, ma serve per arricchire il nostro elaborato di sensazioni che il solo disegno a volte non dà (vedi ad es. Arkam Asylum, in particolare nella sequenza fotografica della rottura della collana).
Gabriele Brombin, non a caso il più giovane di tutti, si accosta al procedimento con la finalità di ottenere un prodotto completo e coerente dall'inizio alla fine, diciamo che ha quel atteggiamento di comfort e tecnicismo di cui parlavo all'inizio: disegna a matita, colora in digitale, cura la grafica e manda il prodotto in stampa, nessuna scelta di tipo estetico o poetico, semplicemente una tecnica. Non usa la fotografia, perchè dice che su di essa non è possibile intervenire più di tanto, ha degli elementi che non possono essere da lui controllati e decisi a tavolino. Le sue tavole sono dunque interamente composte in digitale, non vengono disegnate nella loro completezza, ma sono vari pezzi, su più fogli scannerizzati, impaginati e finiti a computer.
Riccardo Cecchetti, il più grande ed il più pittorico del gruppo, ha un approccio molto fauves completamente opposto a quello sopracitato. Non ha il minimo desiderio di controllare l'elaborato, anzi pensa che effetti "casuali" che potrebbero sopraggiungere in corso d'opera lo rendano di maggiore interesse: «si può dire che lo stile è una forma di imperfezione» (Will Eisner). Vede nel digitale non un sostituto dei metodi classici, bensì l'opportunità di avere a disposizione più strumenti. È un mezzo per ottenere risultati che non si possono ottenere diversamente e per fare del fumetto moderno un prodotto diverso.
Quattro persone, quattro metodologie e poetiche diverse ma tutti convengono e condividono l'idea di Will Eisner e Scott McCloud, che definiscono il fumetto nient'altro che una serie di immagini sequenziali: dunque si parla di immagini, non per forza di disegno in modo esclusivo, e ciò non pone limiti ai mezzi ed ai metodi di composizione.
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Venerdì 2 novembre – ore 13.00
Cyrano Comics presenta Comics Factory: quando da 4 gatti disegnatori si diventa un branco di Fumettisti!
Incontro con gli autori dell'omonima rivista trimestrale: un campo di battaglia ideale per la creatività dei diversi autori pronti a spingersi ogni volta verso realizzazioni inedite, specifiche, le une diverse dalle altre.
Partecipano: Diego Mazzo e Federico Gaspari.
  
Cyrano Comics è una piccola casa editrice di Verona. Un'associazione di circa cinquanta persone unite dalla passione per i comics e il disegno, che hanno trovato nella rivista a fumetti Comics Factory, volume di punta del gruppo, il mezzo per esprimere la loro opinone ed essere presenti sul mercato e nel mondo dell'arte con uno stile proprio, attraverso un prodotto finito professionale, preciso ed esteticamente accattivante anche dal punto di vista dell'impaginazione e della stampa.
C'è un grande lavoro di coordinamento all'interno dell'associazione dato l'elevato numero di persone, si seguono determinati criteri per per scegliere cosa pubblicare all'interno di una certa uscita, attraverso un comitato editoriale a cui vengono presentati i progetti finiti. Questa è si una rivista composta da storie di vari autori, ma ogni numero ha un solo argomento (vedi ad es. Pigeon Man, tema supereroistico; Comics FUCKtory, storie a sfondo erotico; Abracadabra, incentrato sulla magia; etc.), che si articola in una storia principale, che presenta il personaggio, e vari spin off.
Altri progetti interni all'associazione sono i volumi monografici di comics o fan-comics per ragazzi e adulti (Ars Regia, Hell's Bells - Tributo ai Fans dei Santi di Atene, Vicky, AcidoAcida, Noein, It's Fantastic!, T-Short) ed il volumetto "Impara e colora con Percival" per i più piccoli, sempre disegnati dai membri interni al gruppo (trovate QUI l'elenco delle pubblicazioni, il catalogo e le info per acquistare i prodotti). Tra tutte le pubblicazioni monografiche molto interessante sembra essere il discorso portato a vanti da Noein: un prodotto "ibrido", non è nè una rivista nè un monografico, dal quale emerge una certa visione del manga, sia a livello grafico che narrativo, ma con un tocco editoriale europeo.
I partecipanti all'incontro hanno voluto anche sottolineare l'importanza, per questo genere di prodotti ed iniziative, di una pubblicità mirata: su internet (viral marketing n.d.r.) nei vari social network, blog, siti e forum; ed all'interno di riviste e televisioni locali. Fondamentale anche la presenza nel maggior numero possibile delle fiere di settore, per la distribuzione e la vendita dei propri articoli im modo più economico di una vendita al dettaglio e migliore dal punto di vista del rapporto col pubblico.
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Sabato 3 novembre – ore 15.30
RW Lion presenta Are you Lion? 
Tutti i segreti del prossimo anno. Jim Lee e Geoff Johns, due degli autori più importanti del mondo, svelano i misteri del nuovo universo DC!
Partecipano: Alessio Danesi e Lorenzo Corti, Jim Lee e Geoff Johns.
Conferenza all'interno della quale la RW Lion, casa editrice che ospita la DC in Italia, ha esposto il programma delle pubblicazioni per il prossimo anno. Dopodichè si è aperto un dibattito botta e risposta tra le due guest stars dell'incontro, Jim Lee e Geoff Johns, giornalisti, blogger e fans.
Potete leggere un resoconto dettagliato dell'evento a questo --> LINK
Oppure visionare la registrazione su YouTube a questo --> LINK
Vi consiglio di dare un'occhiata perchè, oltre ad essere molto interessante, è stato un momento molto piacevole del Lucca Comics & Games di quest'anno grazie alla grande simpatia degli ospiti!
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Sabato 3 novembre - ore 17.30
COMICS TALKS VII - Sessione 3 - 5 buone ragioni per fare fumetti
Motivazioni, strategie e obiettivi nell’esperienza di 5 protagonisti. Le ragioni di fondo – culturali, sociali, espressive ed economiche – del fare fumetto oggi. Una nuova tappa di una riflessione pubblica sull’identità contemporanea del fumetto, attraverso le motivazioni e le strategie di alcuni tra gli autori di primo piano, in Italia e all’estero.
Partecipano: Tuono Pettinato, David B. (Il Grande Male, Il mio miglior nemico), Barbara Canepa (Sky Doll, End), Jim Lee (The New 52, Justice League), Kevin O’Neill (Lega degli Straordinari Gentlemen). Moderatore: Matteo Stefanelli (ricercatore, fumettologicamente.wordpress.com).
Da subito si è notato l'approccio e l'atteggiamento nettamente diverso tra gli autori europei e quelli americani. Si è evinto dalle loro parole (e non è una novità) che nel vecchio continente si dà molta più importanza al "prodotto fumetto" dal punto di vista estetico editoriale: Barbara Canepa e David B., essendo entrambi autori ed editor al tempo stesso, hanno posto l'accento sulle scelte che si fanno in merito ad esempio alla grammatura ed alla grana della carta, piuttosto che al metodo di stampa. L'estetica del volume entra a far parte dell'estetica del fumetto. Cosa che a quanto pare, non è così rilevante negli U.S.A. Le stampe sono buone, ma non si dà una valenza estetica particolare al prodotto finale in sè, sono più importanti la storia e le tavole stesse.
Ognuno ha poi raccontato piccoli aneddoti sulla propria carriera ed ha risposto alle domande del pubblico.
(Non ho trovato trascrizioni o video dell'evento come nel caso precedente, forse anche perchè la fiera è finita da poco, quindi consiglio a chi fosse interessato all'argomento di tenere d'occhio il web.)
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Questo è tutto ciò che ho visto, appreso ed elaborato al Lucca Comics & Games 2012. Spero l'abbiate trovato interessante e stimolante come lo è stato per me. 


SEE YOU SPACE COWBOYS!
^. .^∼

1 commento:

Dalamar ha detto...

Interessante!! Grazie del resoconto :D avrei voluto seguirli anch'io